Il passaggio al nuovo digitale terrestre tv spiegato per bene: data per data, fino allo switch off definitivo. Prossima data da segnare sul calendario: 21 dicembre 2022
Fase dopo fase si avvicina l’arrivo del nuovo digitale terrestre Dvb T2 nel 2023 e il prossimo step il 21 dicembre 2022 riguarderà l’addio ai canali trasmessi ancora in definizione standard: ma quando ci sarà lo switch off tv definitivo? Quale la data da segnare in rosso sul calendario? Per chiarirci le idee, ricapitoliamo le date, perché questo passaggio tecnologico in Italia sta avvenendo in modo progressivo.
- Tutti i canali (o quasi) in HD dall’8 marzo 2022
- Refarming, cambio di frequenza dei canali (entro giugno 2022)
- Switch off per i canali tv in SD, cosa succede dal 21 dicembre 2022
- Switch off tv definitivo, nuovo digitale terrestre dal 1 gennaio 2023
La maggior parte dei canali tv è trasmesso in HD da mesi
Facciamo quindi un passo indietro. Le cose sul piccolo schermo sono iniziate a cambiare l’8 marzo 2022, da quando la stragrande maggioranza dei canali tv del digitale terrestre viene trasmessa solo in HD, ossia in alta definizione grazie alla codifica MPEG-4: si tratta di un passo preventivo che spiana la strada allo switch off definitivo, ossia lo spegnimento del vecchio segnale in favore del nuovo standard Dvb T-2, che usa appunto la codifica MPEG-4.
Al momento soltanto i 10 principali canali nazionali di Rai, Mediaset, La 7, oltre a Tv8 e Nove, sono trasmessi ancora in definizione standard (MPEG-2), ma per trovarli sul telecomando vanno selezionati i numeri dal 500 al 509.
Refarming: il cambio di frequenza dei canali (e la risintonizzazione)
Successivamente, con un calendario diverso a seconda della regione, è avvenuta la riorganizzazione delle frequenze tv (chiamata in gergo refarming). In sostanza i segnali trasmessi finora sulla banda dei 700 Mhz sono stati traslocati altrove per fare spazio al 5G dei telefoni cellulari. Un processo, che a parte la necessità di risintonizzare il televisore, non ha provocato grandi disagi agli utenti e che si è concluso lo scorso giugno, con date diverse a seconda della zona d’Italia. Ricordiamo che la numerazione automatica è cambiata leggermente e subirà delle modifiche anche con il successivo passaggio fissato il 21 dicembre (vedi sotto).
Quando sarà il primo “switch off”: cosa cambia a dicembre per il nuovo digitale terrestre
Qualcosa cambierà invece, per chi ha un televisore o un decoder molto vecchio, quando scatterà la terza fase di avvicinamento allo switch off tv per il nuovo digitale terrestre: dal 21 dicembre 2022 non saranno più trasmessi i canali in bassa definizione (quelli che si trovano dal numero 500 al 509 del telecomando). La codifica MPEG-2 sarà abbandonata del tutto.
Dunque chi ha un televisore vetusto che non è compatibile con i canali in alta definizione, dal 21 dicembre 2022 non potrà più vedere le poche trasmissioni in SD (standard definition) rimaste finora, dal numero 500 al 509. Per non restare completamente al buio dovranno dotarsi di un nuovo decoder o di una nuova tv. Attenzione però, questo non sarà lo switch off definitivo verso il nuovo digitale terrestre: gli utenti che hanno televisori compatibili con l’HD, ma non con il Dvb T-2 (ossia la tv digitale di nuova generazione), e che ricevono senza problemi già oggi tutti i canali, continueranno a poter vedere l’intera programmazione televisiva anche dopo il 21 dicembre 2022.
Quando ci sarà lo switch off definitivo per il nuovo digitale Dvb T2: calendario 2023
Il passaggio più rilevante, quello che riguarderà la maggior parte dei telespettatori italiani, scatterà successivamente. Bisogna subito chiarire che la data precisa per lo switch off definitivo verso il nuovo digitale terrestre Dvb T2 si conoscerà solo quando ci sarà la comunicazione ufficiale del calendario 2023 da parte del Ministero dello sviluppo economico. Nell’ultimo annuncio del Mise si parla di un passaggio “a partire dal 1 gennaio 2023”: una formula che non chiarisce se lo switch off, ossia lo spegnimento del segnale del vecchio digitale terrestre in favore di quello nuovo, avverrà in una singola data oppure con tappe progressive come successo per il cambio di frequenze del refarming.
Per aiutare chi non ha apparecchi che ricevono il nuovo segnale (qui spieghiamo come vedere se il televisore è compatibile con il Dvb T2), fino a quest’anno sono stati messi a disposizione due bonus, uno per comprare decoder nuovi e l’altro per la rottamazione della tv che non sono stati rifinanziati per il 2023. Gli approfondimenti e gli aggiornamenti si trovano sul sito predisposto dal Mise nuovatvdigitale.mise.gov.it.
Fonte: www.ilreporter.it